La biopsia liquida regala una nuova dimensione allo screening e alla diagnosi del tumore
Lo studio del DNA circolante tumorale (ctDNA) come nuovo test non invasivo per la diagnosi e la sorveglianza del cancro è argomento di grande interesse. Il sequenziamento del ctDNA è un potente strumento di informazione nelle mano dello specialista, al pari della biopsia tissutale. DNA tumorale circolante è stato rilevato inoltre durante i test prenatali non invasivi e in oltre il 75% dei pazienti affetti da cancro che hanno partecipano a studi per valutare la sensibilità delle tecniche di rilevamento di ctDNA. Nell’ambito delle terapie a bersaglio molecolare mutazione-based, la ricerca di ctDNA mostra un tasso di concordanza >80% se confrontato con biopsie dei tessuti (attuale gold-standard). Attraverso lo studio del ctDNA, un semplice esame del sangue diventa una biopsia liquida per il cancro che può :dare indicazioni per la diagnosi precoce, dare informazioni prognostiche, migliorare la scelta di opzioni terapeutiche personalizzate, e permettere il monitoraggio della ricorrenza o della resistenza (il tutto con un minor numero, o nessuna biopsia dei tessuti). Data la recente approvazione dell’FDA della biopsia liquida, è importante per i professionisti conoscere i rapidi progressi che potrebbero interessare la pratica clinica grazie all’introduzione questa nuova tecnologia.