AIRTUM in collaborazione con AIOM pubblica “I NUMERI DEL CANCRO IN ITALIA 2016”
Prevenzione, diagnosi precoce, ricerca e terapie innovative. Grazie a queste armi oggi i tumori fanno sempre meno paura. La sesta edizione del volume “I numeri del cancro in Italia” mette in luce la qualità del nostro sistema assistenziale: la sopravvivenza nel nostro Paese è allineata alla media europea e per molti tipi di tumore è superiore. Anche il confronto con i Paesi del Nord Europa, dove si documentano i valori più elevati, offre informazioni incoraggianti sull’efficacia globale del nostro sistema sanitario nelle sue componenti preventive, diagnostiche e terapeutiche. Quello che veniva un tempo considerato un “male incurabile” è divenuto in moltissimi casi una patologia da cui si può guarire o, comunque, con cui si può convivere: sta diventando infatti sempre più frequentemente una malattia cronica che consente alle persone colpite di avere una vita attiva e soddisfacente. Negli ultimi decenni si è registrato in Italia un costante incremento della prevalenza di pazienti con storia di cancro: erano 2 milioni e 244 mila nel 2006, sono aumentati sino a oltre 3 milioni nel 2016. Nel 2020 saranno 4 milioni e mezzo. Le Istituzioni e i clinici devono essere in grado di rispondere alle esigenze di questi pazienti che guariscono o possono convivere a lungo con la malattia e che rivendicano il diritto di tornare a un’esistenza “normale”. I dati epidemiologici che ogni anno questo prezioso volume presenta costituiscono una vera e propria fotografia dello stato dell’Oncologia italiana, importante perché i numeri rivelano quali siano gli aspetti ancora da migliorare e quali misure invece stiano già offrendo risultati incoraggianti. La tendenza è chiara: diminuiscono i nuovi casi fra gli uomini, aumentano invece fra le donne. Preoccupa, in particolare, l’incremento delle diagnosi di tumore del polmone fra le italiane (13.500 nel 2016), da ricondurre alla diffusione del fumo di tabacco anche fra le più giovani. È necessario promuovere campagne di sensibilizzazione perché il 40% dei casi di tumore può essere evitato seguendo uno stile di vita sano e la prevenzione può inoltre generare risparmi e liberare risorse che potrebbero essere indirizzate alla promozione di progetti di ricerca e alla disponibilità di nuove terapie. L’utilizzo di questo volume potrà rendere più facile ed incisiva l’azione di miglioramento del livello delle prestazioni e dei servizi. Ricerca clinica e traslazionale, umanizzazione, rapporto medico-paziente, informazione e prevenzione sono alcune tra le parole chiave da conoscere ed implementare per chi ha compiti di responsabilità nei confronti dei cittadini ammalati di tumore. Nella lotta al cancro è inoltre fondamentale impostare un approccio integrato e multidisciplinare per la proposta terapeutica e sviluppare e garantire un’offerta adeguata di assistenza sul territorio, vicino al domicilio, realizzando una presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali, attraverso l’integrazione dei vari attori istituzionali e non istituzionali, le famiglie e le associazioni con la loro forte capacità di “prendersi cura”. Un ruolo strategico è svolto proprio dal volontariato, da considerare un’importantissima risorsa. In particolare, quello che viene svolto in campo oncologico si caratterizza per una realtà vastissima di organizzazioni e reti, spesso animate da generazioni diverse, che si incontrano e promuovono legami sociali, che si uniscono in una cultura di solidarietà e di supporto alle categorie più deboli, condividendo con i pazienti e i familiari un percorso spesso complicato, ma che può diventare fonte di crescita individuale e collettiva. Nel ringraziare AIOM e AIRTUM per l’impegno profuso, auspico che questo lavoro abbia un’ampia e capillare diffusione e contribuisca in modo sostanziale al miglioramento dello stato di salute dei cittadini italiani.
Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute