L’INCIDENZA DEI TUMORI IN ITALIA
Si stima che nel 2016, in Italia, verranno diagnosticati 365.800 nuovi casi di tumore, di cui 189.600 (54%) negli uomini e 176.200 (46%) nelle donne. Complessivamente nel nostro Paese ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore. Escludendo i carcinomi della cute (non melanomi), il tumore più frequente, nel totale di uomini e donne, risulta quello del colon-retto con 52.000 nuove diagnosi stimate per il 2016 (29.500 uomini e 22.900 donne), seguito dal tumore della mammella con circa 50.000 nuovi casi; seguono il tumore del polmone con oltre 41.000 nuovi casi (27.800 uomini e 13.500 donne), della prostata con 35.000 nuove diagnosi e della vescica con circa 26.600 nuovi casi (21.400 tra gli uomini e 5.200 tra le donne). Negli uomini prevale il tumore della prostata che rappresenta il 19% di tutte le neoplasie diagnosticate; seguono quello del polmone (15%), del colon-retto (13%), della vescica (11%) e dello stomaco (4%). Tra le donne il cancro della mammella rappresenta il 30% delle neoplasie, seguito da colon-retto (13%), polmone (6%), tiroide (5%) e corpo dell’utero (5%). In generale in Italia, nel periodo 2008-2016, si conferma una diminuzione di incidenza per tutti i tumori nel sesso maschile (-2,5% per anno) legata principalmente alla riduzione dei tumori del polmone e della prostata. Considerando le singole sedi tumorali, negli uomini appaiono in calo vie aereo-digestive superiori (VADS), esofago, stomaco, colon-retto, fegato, polmone, prostata e vescica. Nelle donne invece sono in calo stomaco, colon-retto, vie biliari, cervice uterina e ovaio. Si osserva ancora una differenza geografica con livelli che si riducono dal Nord al Sud. Infatti il tasso d’incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) per tutti i tumori è tra gli uomini più basso dell’8% al Centro e del 15% al Sud rispetto al Nord e per le donne del 5% e del 16% rispettivamente. Alla base di queste differenze possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) che ancora persistono nelle regioni del Centro e Sud Italia, ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni (abitudine al fumo, inquinamento ambientale etc…). Per contro nelle regioni del Sud, dove gli screening oncologici sono ancora poco diffusi, non si è osservata la riduzione della mortalità e dell’incidenza dei tumori della mammella, colon-retto e cervice uterina. Per alcuni tumori (esofago, melanoma) si confermano tassi di incidenza doppi al Nord rispetto al Sud per entrambi i sessi. Anche per il rene e la pelvi renale l’incidenza è marcatamente minore al Sud in entrambi i sessi, così come per il tumore della prostata che continua a far registrare tassi di incidenza più elevati nelle regioni del Nord. Da segnalare in controtendenza per entrambi i sessi una incidenza maggiore al Sud rispetto al Nord del tumore delle vie biliari, del sarcoma di Kaposi e della tiroide. Nelle donne si evidenzia una incidenza maggiore al Sud per il tumore del fegato. Il dato, già noto nella letteratura scientifica, è stato messo in relazione a locali condizioni genetiche e ambientali (come la prevalenza di infezione da virus dell’epatite B e/o C per il tumore del fegato) peculiari delle zone del meridione d’Italia. L’incidenza è influenzata, oltre che dal genere, anche dall’età: nei maschi giovani (0-49 anni), il tumore più frequente è rappresentato dal cancro del testicolo, praticamente raro negli anziani; a seguire melanoma, linfoma non-Hodgkin, tumore del colon-retto e della tiroide. Nella classe 50-69 anni e negli ultrasettantenni il tumore più frequente è rappresentato dalla prostata, seguito dal polmone, colon-retto e vescica; al 5° posto si collocano i tumori della vie aereo digestive superiori mentre il tumore dello stomaco è appannaggio delle persone anziane (70+anni). Nelle femmine invece il cancro della mammella rappresenta la neoplasia più frequente in tutte le classi di età, sebbene con percentuali diverse (41% nelle giovani vs 21% nelle molto anziane). Nelle donne giovani (0-49 anni) a seguire si collocano i tumori della tiroide, melanomi, colon retto e cervice uterina. Nella classe intermedia (50-69 anni) seguono i tumori del colon-retto, corpo dell’utero, polmone e tiroide mentre nelle anziane (70+anni) seguono i tumori del colon-retto, polmone, stomaco e pancreas.